Come scrivere un buon articolo per il blog

Chi vuole portare avanti una strategia di promozione su internet deve puntare anche sui contenuti testuali. Avere un sito internet all’interno del quale raccontare le proprie esperienze ed esporre contenuti relativi a prodotti venduti o a servizi offerti per un professionista è davvero fondamentale.

Proprio per questo motivo non si può prescindere attualmente dai contenuti. Oggi, con l’ampia diffusione dei social network, viene dato sempre più spazio a forme innovative di contenuti utili per la condivisione. Si tratta ad esempio di immagini e video (Instagram primo fra tutti dovrebbe farci comprendere bene quanto questi contenuti siano diffusi oggi). Ma i contenuti testuali sono ancora fondamentali per la creazione di un progetto sul web.

Tag title e meta description

Quali sono le regole fondamentali, anche quelle dal punto di vista più tecnico, per la creazione di un buon contenuto testuale all’interno di un sito internet? Sicuramente oggi piattaforme come WordPress hanno reso più semplice la creazione e l’ottimizzazione dei contenuti, ma possiamo fare sempre molto per garantire una certa visibilità dei nostri blog post all’interno dei motori di ricerca.

L’ottimizzazione SEO è davvero importante per promuovere i nostri contenuti e per cercare di scalare le vette di Google, arrivando nelle prime posizioni tra i risultati di ricerca mostrati agli utenti del web.

Esistono però delle caratteristiche in un articolo online che possono veramente fare la differenza, a partire dal tag title e dalla meta description. Quest’ultima ad esempio è molto importante perché condiziona il CTR. Sarebbe opportuno quindi procedere, in fase di scrittura di un blog post, alla sua ottimizzazione, un procedimento che parte ad esempio dalla lunghezza.

La lunghezza della meta description dovrebbe essere al massimo di 155 caratteri. L’obiettivo della description è quello di spingere l’utente a fare clic sul link, quando vedrà il nostro articolo tra i risultati di Google. Per questo è importante che il testo sia accattivante, per coinvolgere l’utente e convincerlo ad approfondire entrando nel nostro sito piuttosto che su quelli della concorrenza.

Ricordati che all’interno della meta description potresti inserire anche la parola chiave principale, che dovresti usare anche nel titolo dell’articolo. Il tag title in particolare dovrebbe essere formato al massimo da 65 caratteri.

Tag H1, url e contenuto

Non trascurare nemmeno altri dettagli importanti quando ti appresti a scrivere un post sul tuo blog. Ad esempio ci riferiamo al tag H1, che dovrebbe includere la parola chiave principale e può anche essere diversificato rispetto al tag title. Questa è un’operazione che potresti effettuare ad esempio utilizzando degli appositi sinonimi.

Per quanto riguarda l’url della pagina internet che ospita il contenuto, fai in modo che sia non troppo lungo e che possa includere alcune parole chiave, sulle quali vuoi puntare con l’ottimizzazione del testo.

Ma, andando alla scrittura vera e propria del contenuto testuale, non dimenticarti di creare un testo coinvolgente, che abbia delle specifiche caratteristiche anche nella parte iniziale dell’articolo. Questa è una parte molto importante, per catturare l’attenzione dell’utente che si trova sul tuo blog.

Spesso capita infatti che il visitatore, quando si trova a leggere un contenuto, non vada avanti nella lettura fino in fondo. Se non riesci a coinvolgere fin dall’inizio del testo, l’utente potrebbe abbandonare la lettura e uscire dal sito.

Per questo è fondamentale fin dal principio scrivere del testo accattivante, dando soluzioni e sfruttando tutte le caratteristiche del copywriting persuasivo. L’articolo che pubblichi sul tuo blog deve essere suddiviso in paragrafi e deve contenere delle frasi non troppo lunghe e molto dirette, per favorire la lettura.

Individuare le categorie più adatte

Sembra un aspetto trascurabile, ma non lo è assolutamente. La scelta corretta di una categoria o di un tag, se operi ad esempio con la piattaforma WordPress, può essere determinante anche per l’ottimizzazione del contenuto nei confronti del posizionamento sui motori di ricerca.

Creare una categoria o un tag significa realizzare un’apposita nuova pagina, che si indicizzerà su Google. Evita quindi assolutamente di creare tantissimi tag o molte categorie.

Nello specifico non creare delle tassonomie che potrebbero risultare simili ed evitare di aggiungere tag e categorie che utilizzerai soltanto poche volte. Ricorda che solitamente, in media, per ogni blog post puoi associare una categoria e circa 3 tag.

Sono questi i numeri, da considerare naturalmente in media, per fare in modo che le pagine di categorie e tag vengano ottimizzate nel modo più preciso.